giovedì 18 ottobre 2012

Bug – A Torture Game


Comunicato stampa

Bug – A Torture Game
Dal genio di Miguel Ángel Martín,
tortura anche tu il Bug!

Edizioni NPE, in collaborazione con la software house Mistery Box, presenta ai suoi lettori e agli amanti del genio grafico spagnolo Miguel Ángel Martín, un torture-game in flah dedicato a Bug.
Bug – A Torture Game, vi permetterà di seviziare l'insetto in una serie di simpatiche animazioni sviluppate a partire dai disegni originali del volume! L'applicazione è giocabile gratuitamente in rete sul sito della casaeditrice e verrà distribuita in una tiratura limitata di 100 minicd in allegato al fumetto in vendita a Lucca Comics & Games 2012 allo stand Nicola Pesce Editore.




BUGdi Miguel Ángel Martín
Brossurato
Euro 9,50
pp. 96, bianco e nero
Collana Nuvole Vaganti
Nicola Pesce Editore 2012
ISBN: 9788897141105



A prima vista il Bug sembra un esserino così carino, un po’ tondo con questi grandi occhioni languidi. Però il Bug è un animale, un insetto, un essere che lotta per la sopravvivenza e in quanto tale è spietato, vampirizza gli animali più indifesi ed è vampirizzato dagli animali più grandi, vive sul nostro corpo, mangia il cerume delle nostre orecchie, scava nella nostra pelle, finisce nel nostro cibo. Il tutto accade senza premeditazione, senza un progetto, come fosse un documentario.
Il Bug non ha coscienza di sé, non è antropizzato nei sentimenti e negli intenti, cerca solo di vivere. Gli uomini sono solo il suo habitat, qualcosa di esteriore o i grandi esseri che li usano come divertimento, come esperimento, come gioco. Ecco allora che il termine spietato non è poi così adatto per definire questo animaletto. Gli uomini scelgono di non avere pietà, mentre il Bug semplicemente ne è sprovvisto.
Le sue storie trasmettono emozioni contrastanti: la dolcezza delle forme e il disgusto delle situazioni o l’idea che il nostro corpo sia asettico e la realtà che invece è popolato da una moltitudine di parassiti.
Per questo volume, Martín ha disegnato due storie nuove (le più lunghe) e una galleria dei suoi insetti preferiti, organici e artificiali per guardare dentro noi stessi e scoprire l’animale che è in noi.

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